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Femtech e app per la salute femminile

La Privacy International ha portato avanti uno studio comparativo sulle applicazioni per monitorare il ciclo mestruale e il risultato è agghiacciante!

Questo tema era già stato affrontato nel 2019 dall’organizzazione, stavolta, però, cambiando prospettiva. Infatti, una dipendente della PI ha utilizzato le app (5 in particolare) per un breve periodo di tempo e ha scritto successivamente alle aziende chiedendo di accedere ai suoi dati.

Delle 5 applicazioni coinvolte due hanno risposto bene e in maniera esaustiva (Clue e Flo), un’app non ha fornito i dati (Oki), una, invece, non ha mai risposto (Maya) e una ha imposto il divieto di far pubblicare i dati (Mia).

Le informazioni raccolte da questi applicativi non riguardano solo il ciclo mestruale, ma vengono memorizzate anche dati riguardanti la vita sessuale. Ad esempio il numero di orgasmi o le volte in cui si pratica la masturbazione, e in alcuni casi sono condivise anche con terzi.

Le domande che sorgono sono tante:
– Quali sono le finalità perseguite realmente da queste applicazioni?
– Qual è stato il vantaggio per le utenti dell’app dichiarando che si masturbano tre volte a settimana o che abbiano difficoltà a raggiungere un orgasmo?
Perché questi dati vengono condivisi o conservati su server?