Raccolta dei dati sanitari e Attività sportive- LexLink- Sara del Grosso

Covid-19: Raccolta dei dati sanitari e Attività sportive

 

La CNIL – Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés risponde alle numerose richieste da parte di associazioni e società sportive che si interrogano sulla raccolta dei dati relativi alla salute degli atleti, allenatori, e arbitri, per verificare la comparsa dei sintomi da Covid-19.

In linea di principio e ai sensi dell’art. 9.1 del GDPR, il trattamento di dati sanitari è vietato.
Nell’ambito del Covid-19, i dati sanitari possono, in via eccezionale, essere trattati dalle strutture sportive se si trovano in una delle seguente ipotesi:

1. Le strutture ottengono prima della raccolta dei dati sanitari, il consenso degli interessati (atleti, allenatori, arbitri ecc.);
2. La raccolta dei dati sanitari è giustificata da motivi di rilevante interesse pubblico (es. disposizioni ministeriali o protocolli Federazioni Sportive Nazionali).

A meno che non si possa ottenere il consenso (atleti, allenatori, arbitri, ecc.)o che regolamenti sportivi dedicati disciplinino la raccolta dei dati sanitari la struttura sportiva non può:
conservare dati misurazione della temperatura corporea;
decidere di eseguire test sierologici/tamponi prima dell’organizzazione di eventi sportivi;
richiedere all’atleta di produrre un certificato medico in caso di assenza dell’atleta dall’allenamento.